Del perchè si cucina (e non si fa da mangiare)

C’è una bella differenza tra cucinare e far da mangiare.

Alcune persone fanno da mangiare. Senza particolare interesse o curiosità per i gusti nuovi, per i procedimenti diversi. Fanno da mangiare perchè si deve, a scopo alimentare.

Invece, si cucina perchè, principalmente, si è gaudenti impenitenti.

Perchè non c’è un senso nel mangiare se non si condivide, con qualcuno, il cibo e il suo viaggio verso il piatto. Si cucina perchè si è carne e sangue, non scherziamo. Si cucina perchè c’è sempre un sottile legame con l’assenza, si tocca, si prepara, si sceglie il cibo per chi c’è e anche chi non c’è. Soprattutto, forse. Si cucina perchè spesso si hanno le spalle piegate da indicibili tristezze, perchè la tenerezza di un impasto, l’odore brusco di verdure e spezie, la carne umida sul tagliere dirimono carichi troppo pesanti, troppo estremi. Ogni gesto è creativo, di quella creazione libera e goduriosa che non tutti ahimé conoscono e possiedono. Non tutti. Cucinare in quel modo ci fa degli eletti, sì. Siamo degli egocentrici generosissimi, perchè niente è più autoreferenziale e totalmente altruistico come il cucinare, come il godere della gioia altrui, del piacere diretto di un sapore, di un profumo, di un morso dato dimenticando tutto il resto.

Si cucina perchè siamo degli amanti senza domani, viviamo immaginando un assaggio, la sensazione della lingua su un nuovo boccone.

Siamo gente che si sveglia di notte assaporando. Il cibo, e il resto.

17 commenti Aggiungi il tuo

  1. Anita Euler ha detto:

    Che bel manifesto, Alessia. Mi ha commossa e fatta anche sorridere. Sei proprio in gamba!

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    1. alessiamassari ha detto:

      Anita grazie ❤ le tue parole mi fanno tanto piacere. Ti abbraccio

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  2. Daniela Aresi ha detto:

    Brava Alessia, che bel manifesto! Molto carino anche il blog in generale, mi piacciono i colori e lo stile a pois! Ma dove trovi il tempo???
    Un abbraccio
    Dani

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    1. alessiamassari ha detto:

      Ciao Dani, che bello leggerti, grazie!! il tempo… mah, cucino e mangio ad orari impossibili, ma la fame non manca, sicché… 😀 Domani sono in IIR, ti saluto le “ex”. Un bacio!!

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  3. tavolapersei ha detto:

    Non avevo mai letto il manifesto e sono senza parole. Vorrei scrivere le stesse cose…vorrei avere le tue parole! Complimenti!

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    1. alessiamassari ha detto:

      Grazie … ❤ ❤

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  4. panelibrienuvole ha detto:

    Un manifesto bellissimo, nel quale mi rispecchio in pieno. Soprattutto negli egocentrici generosissimi…ci hai descritto alla perfezione 🙂
    Piacere di averti trovata.
    Alice

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    1. alessiamassari ha detto:

      Alice grazie a te per aver letto e commentato :*

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  5. Come mi piace! Ah, come mi piace!!

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    1. alessiamassari ha detto:

      Grazie Giulia 🙂
      PS ho visto che hai fatto il PANDORO delle Simili, e sono svenuta.

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  6. Come mi piace! Ah, come mi piace 🙂

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  7. Mapi ha detto:

    Non ho mai letto un manifesto del cucinare più bello, ricco e profondo: condivido tutto dall’inizio alla fine.
    Sono felicissima di averti trovata (anzi, che tu ti sia fatta trovare 😉 ).
    Un abbraccio.

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    1. alessiamassari ha detto:

      Io l’ho detto subito, quando ho trovato il tuo blog. Che mi piaceva, mi piaceva da matti, e che era come essersi riconosciute a distanza. Sono MOLTO felice anch’io di questo incontro, e ovviamente fantastico già su cucine in comune, sedute di impasti e raviolamenti …. 😀

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  8. elena cianfanelli ha detto:

    sei fantastica…buon tutto.

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    1. alessiamassari ha detto:

      Sei un tesoro… ti abbraccio, dal freddo nebbioso del paesello ❤

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