
Un piatto tradizionale che non troverete facilmente nelle isole più turistiche.
Si tratta di una pasta, realizzata con farina, uova fresche e latte, diffusa nella Grecia continentale (ma non solo, anche a Creta); può essere di varie forme: da piccoli quadratini, che usualmente accompagnano minestre invernali, a quasi delle tagliatelle che si servono con burro di capra e formaggio, sempre di capra.
In Halkidiki le ho mangiate così: il tipo più lungo, sia in bianco come sopra, che con un delizioso sugo di gallo brasato al pomodoro fresco.
Curiosità: la pasta, tradizionalmente, veniva preparata alla fine dell’estate, quando il clima è ancora più secco e caldo per favorire la perfetta essicazione e dunque la conservazione per l’inverno.

Ingredienti:
Per la pasta:
- Farina (parte 0 e parte semola): 150 g.
- Un uovo piccolo
- Latte fresco q.b.
Per il sugo:
- Un piccolo galletto
- Pomodori maturi (oppure polpa / conserva): 150-200 g.
- Concentrato di pomodoro: 2 cucchiai
- Uno spicchio di aglio
- Una piccola cipolla
- Una foglia di alloro
- Olio extravergine di oliva
- Cannella in polvere
- Menta fresca
- Sale, pepe nero
- Brodo q.b.
Per 2-3 porzioni

Tagliare il galletto in parti; utilizzare la schiena e le alette per preparare il brodo con cui portare a cottura il brasato.
Una volta pronto il brodo, versare un filo d’olio in un tegame con lo spicchio d’aglio (io in camicia, poi lo tolgo): quando è ben caldo, tostare le cosce e il petto del galletto, – questo diviso in due, quindi rimuovere la carne dalla pentola.
Inserire la cipolla affettata fine e farla rosolare. Unire anche il concentrato di pomodoro e la polpa o il pomodoro fresco grattugiato, mescolare bene e lasciar sobbollire per dieci minuti, coperto.
A questo punto rimettere in pentola la carne, aggiungere la cannella, l’alloro, sale, pepe e poco brodo, da aggiungere man mano.
La carne deve diventare tenerissima e la salsa bella densa.

Intanto preparare la pasta: lavorare la farina con uova, latte e un pizzico di sale, fino ad ottenere una pasta liscia e soda. Lasciarla riposare, avvolta in un telo umido, per una mezz’ora, quindi tirarla non troppo sottile, arrotolarla e tagliare delle “tagliatelle”.
Una volta cotto il galletto, spolpare il petto e lasciare le cosce intere (se invece è un gallo grosso, spolpare tutto). Rimettere la carne nel sugo e completare con qualche fogliolina di menta. Condire le hilopites e servire ben caldo, con una bella spolverata di Graviera (se la trovate, se no il Parmigiano va benissimo).

Tips&Tricks
- Il gallo o i galletti si trovano facilmente anche nei supermercati migliori; in caso, potete sostituire con il pollo (è meno saporito, però)
- Per la cottura: in Grecia la pasta si cuoce direttamente nel sugo che ha lasciato il gallo (per questo si aggiunge un po’ più di brodo). Noi italiani preferiamo lessarla al dente e poi condirla 😉
