
Quando penso al riso, la mia fantasia comincia a galoppare…
Questa volta l’ho perfino…. affumicato. Per non farmi mancare niente, ho appunto affumicato il riso a freddo con fumo di faggio e scorze di mandarino: lasciato in infusione per qualche ora (ma idealmente anche per una notte) il riso prende un aroma delicato ma persistente – se la fate bene e non bruciate il legno, naturalmente!
Poi, complice una buona notizia appena ricevuta, sono stata allo spaccio di Marco d’Oggiono e mi sono comprata qualche delizia che sono certa di meritarmi 😉😊
Nel mio prezioso sacchetto (rigorosamente di carta) ho infilato anche un bel pezzetto di culatta che, per chi non lo sapesse, è ricavata dalla stessa parte da cui si fa il culatello, solo che in questo caso, invece di essere insaccata, viene lasciata un po’ di cotenna a protezione della carne: in questo modo la salatura, già delicata, rimane molto meno invadente e il salume è dolcissimo. Per questo è adattissimo anche ad essere usato in cottura.
Detto, fatto: affumica, spremi, gratta, bollisci, rimesta… quello che ne è uscito è uno dei “miei” risotti, che vi presento qui sotto.
Enjoy!

Ingredienti:
- Riso Carnaroli (io Riserva S. Massimo): 140 g.
- Brodo di carne: q.b.
- Prosecco DOCG: 1/2 bicchiere
- Mandarini: uno grandicello
- Finocchio: una metà (se fosse piccolo, uno intero)
- Burro di alta qualitÃ
- Scalogno
- Culatta Marco d’Oggiono: 40 g.
Per affumicare:
- Sfarinato di legno apposito
- Una vaporiera di acciaio
- Scorza di mandarino
Per 2 porzioni

Versare il riso in una ciotola di ceramica e posizionarla poi sul cestello della vaporiera. Coprire il fondo della vaporiera con un doppio strato di alluminio, quindi riempire con qualche cucchiaio di sfarinato e le scorze del mandarino. Portare la vaporiera su fuoco dolce e, appena si forma il fumo, inserire il cestello col riso e chiudere il coperchio. Spegnere il fuoco e lasciare il riso in infusione almeno un paio d’ore.
Mondare il finocchio e lessarlo nel brodo fino a che sarà tenero; frullarlo fino ad ottenere una crema fine e tenerlo da parte.
Lavare il mandarino, prelevare la scorza e spremerlo.
Battere a coltello la culatta (scegliere una parte con un pochino di grasso); fondere il burro in una casseruola di alluminio, unire lo scalogno tritato e la culatta. Far andare tutto avendo cura di non far bruciare la cipolla, quindi tostare il riso, sfumare col prosecco e portare a cottura col brodo caldo (io non ho salato, non c’era bisogno).
A metà cottura unire metà della crema di finocchio e il succo di mandarino.
A fine cottura, a fuoco spento, mantecare con una noce di burro, la restante purea di finocchio e un po’ di scorza grattugiata di mandarino.
Servire ben caldo senza formaggio.

Tips&Tricks
- Per chi non è in zona, potete acquistare i prodotti di Marco d’Oggiono anche nello shop online
- Scegliete un riso di qualità , ovviamente adatto per risotti, altrimenti vi scordate di ottenere un risotto ben mantecato e all’onda
- Lo sfarinato di legno per affumicatura si trova facilmente online
- Questo risotto va servito senza formaggio grattugiato
