
Che io ADORI il formaggio non è un mistero per nessuno. Che la Grecia sia per me il posto del cuore (ci vado da trent’anni…), anche questo è di dominio comune. Se uniamo le due passioni, chiedetemi se sono felice ❤

Ho avuto la fortuna di cominciare a visitare la Grecia agli inizi degli anni ’90, quando, pur essendo una destinazione benedetta per le vacanze, forse il boom turistico non era ancora esploso. Per dire, spiagge attrezzate con ombrelloni e lettini non ce n’erano (ma la taberna quella sì, sempre 😊) e purtroppo le creme solari non erano così tanto protettive e finivo sempre per sembrare una bistecca ai ferri. Ho amato ogni singolo minuto delle mie vacanze là. E ho sempre ritenuto un po’ strano il giudizio affrettato dei alcuni miei connazionali sulla gastronomia greca… perché, come sempre, serve un po’ di curiosità per non limitarsi alle solite pietanze (e soprattutto per non continuare a cercare il “pesce”, che a parte polpo, makarel e calamari non è un cibo greco classico, nemmeno in riva al mare!). Così ho scoperto tanti formaggi (non di sola feta campano i greci), specialità pazzesche come i piccoli pomodori canditi, i vasi di glyko tou koutaliou (“spoon sweet”: conserve dolci di fichi acerbi, rose, anguria… che vengono spesso servite col caffè), i dolci di semolino come l’halva, i ricchi piatti di carne (l’agnello kleftiko, il giuvetsi, l’afelia…). E, naturalmente, i formaggi. Le varietà sono molteplici, a seconda anche della zona in cui si va, tutti a parer mio tanto poco conosciuti qui quanto deliziosi.

Stavolta ho scelto il Manouri D.O.P. di Hotos, azienda casearia storica (c’è da più di 100 anni!) uno dei tanti formaggi che potrete assaggiare magari facendo anche un bel viaggio, oppure semplicemente acquistarlo direttamente dal produttore 😉
Io, semplicemente, lo adoro: lo mangio così con una bella insalata di pomodori, oppure leggermente piastrato e servito con miele o ciliegie candite, o infine spolverato su un semplice piatto di spaghetti al pomodoro.
Il Manouri ha una consistenza compatta ma vellutata, il gusto è fresco, non salato, morbido e saporito. Provatelo in una pita calda, oppure (come ho fatto io….), finitelo a morsi dopo aver preparato questa ricetta 😁
Ingredienti:
- Carne di pollo macinata: 400 g. ca
- Cumino macinato, pepe, un pizzico di cannella, un pizzico di sale, origano secco, menta secca: un cucchiaino scarso (in tutto). Io utilizzo un mix di erbe e spezie che prendo direttamente sul posto 😉
- Un pochino di farina
- Brodo di pollo: un bicchiere
- Risoni: due belle manciate (ca. 120-130 g.)
- Olio extravergine di oliva: 1 cucchiaio
- Burro: un dadino
- Aglio: uno spicchietto
- Limoni: mezzo (con buccia edibile), tagliato a fette
- Un rametto di timo
- Un rametto di rosmarino
- Manouri: 60 g. ca (io d.o.p. Hotos)
- Qualche fogliolina di menta fresca
Per 2-3 porzioni

Versare la carne di pollo macinata in una ciotola, unire le spezie e gli odori previsti e mescolare bene. Con le mani inumidite (o i guanti), formare delle grosse polpette leggermente appiattite (ne vengono 6 o 7 con questa dose) e lasciarle insaporire al fresco per una mezz’ora.
Scaldare un filo d’olio in una larga padella che poi possa andare anche in forno e rosolare le polpette, leggermente infarinate, da entrambi i lati. Toglierle dalla pentola e tenerle da parte.
Inserire quindi il burro e l’aglio tritato e far caramellare leggermente le fette di limone. Togliere anche queste e versare i risoni, facendoli tostare (come se si trattasse di riso per il risotto!). Salare appena, quindi sistemare nuovamente le polpette nella pentola, unire timo, rosmarino e le fette di limone. Versare il brodo caldo e mettere in forno già caldo, coperta con un foglio di alluminio, per ca 15 min a 200° . Passato questo tempo, scoprire la pentola: il fondo dovrebbe essersi asciugato ma non seccato (in caso aggiungere un paio di cucchiai di brodo).
Grattugiare il Manouri con una grattugia a fori larghi.
Togliere la padella dal forno e cospargere il formaggio sulla preparazione. Rimettere la pentola in forno sotto il grill per ca 7-8 min, o fino a che si formi una bella crosticina dorata.
Servire caldissimo completando con qualche fogliolina di menta fresca.

Tips&Tricks
- Se non trovate il Manouri, potete tentare di sostituirlo con una ricotta leggermente stagionata di pecora e capra (non quella dura pugliese, per dire, quella è troppo secca e salata). Ma fate senz’altro prima ad ordinarlo scrivendo a Hotos 😉
- Io ho utilizzato i limoni “snack” (quelli piccoli “mangiatutto”); naturalmente potete usare normali limoni con buccia edibile (cioè non trattati)
- I risoni: da noi si usavano soprattutto in brodo. In Grecia li trovate nel famoso (e delizioso) Giuvetsi, in cui cuociono insaporendosi nel sugo della carne. Più o meno il concetto di questo piatto
- Se vi va di leggere qualche curiosità sull’origine del nome di questo formaggio (e su Hotos), dato un occhio a questo post della mia amica Paola di MyGreekSalad 😄

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