Profumo di estate e Provenza…
Chi ha detto che d’estate bisogna mangiare solo insalatine e il solito prosciutto e melone?
Chi mi segue sa quanta poca simpatia io abbia per i “piatti freddi” 😀 Perciò ecco che itro fuori spianatoia e mattarello e impasto.
Ma poi è una scusa: perché cucinare – anche quando si lavora senza tregua – è una necessità dell’anima prima ancora dello stomaco. Per quello, come sapete, basta far da mangiare 😉
Comunque, spesso cucino … posti, ricordi. Odori e sapori che arrivano da lontano o vicinissimo, da posti a cui bramo di tornare non appena sarà possibile farlo con tranquillità.
Ho tanti “luoghi totem”, da questo punto di vista, che a volte convergono, tutti insieme, nelle mie padelle, e a volte di mischiano, si confondono senza perdere la propria identità ma guadagnandone una nuova.
E’, forse, il caso di questo piatto: le tagliatelle profumano di Provenza, come i campi di lavanda. E poi ci sono le altre erbe fresche, e il coniglio, carne che amo moltissimo, al punto da avergli dedicato un bel numero di ricette qui nel blog.
Ingredienti:
Per le tagliatelle:
- Semola rimacinata: 150 gr
- Uova: 1
- Acqua: q.b.
- Fiori secchi di lavanda: un pizzico
Per il condimento:
- Carne macinata di coniglio: 150 gr
- Luganiga: un pezzetto
- Un pizzico di noce moscata
- Un pizzico di cannella
- Champignon: 250 gr
- Aglio: 1 spicchietto
- Sale, pepe
- Carota, sedano, cipolla
- Olio extravergine di oliva
- Burro
- Martini Bianco: un bicchierino
- Brodo (di pollo o vegetale): q.b.
- Concentrato di pomodoro: 1 cucchiaio
- Timo e rosmarino freschi: un rametto ciascuno
- Erba cipollina, prezzemolo
Per 2-3 porzioni
Per le tagliatelle: sminuzzare i fiori di lavanda, quindi passarli da un passino fine per eliminare le parti dure ottenendo una polvere di lavanda fine e sottile. Aggiungerla alla semola, quindi unire l’uovo ed impastare con un goccino d’acqua, fino ad ottenere una pasta liscia e soda. Farla riposare per almeno mezz’ora avvolta nella pellicola o in un canovaccio pulito, quindi tirarla non troppo sottile (io tacca 6 Marcato) e ricavare le tagliatelle. Farle asciugare sull’apposita griglia.
Per le polpettine: riunire in una ciotola la carne di coniglio e la luganiga, mescolare bene unendo le spezie ed un pizzico di sale e pepe. Ricavare delle polpettine poco più grandi di una nocciola.
Pulire gli champignon ed affettarli. Rosolarli nel burro con un spicchietto di aglio schiacciato, fino a che hanno perso tutta la loro acqua e tenerli da parte.
In un largo tegame, che poi possa contenere anche la pasta, far appassire un trito di sedano, carota e cipolla in un filo d’olio. Spolverare leggermente di farina le polpettine, quindi rosolarle bene da tutte le parti. Sfumare con il Martini.
Abbassare la fiamma, unire rosmarino e timo e un bicchiere di brodo, dove si sarà fatto sciogliere il concentrato di pomodoro. Appena riprende bollore, aggiungere i funghi preparati.
Cuocere fino ad ottenere un fondo abbondante e ben legato.
Lessare le tagliatelle per due-tre min, quindi rovesciarle nel tegame e mantecare con un dadino di burro.
Spolverare con prezzemolo ed erba cipollina tagliuzzati al momento.
Tips&Tricks
- I fiori di lavanda devono essere naturalmente adatti al consumo – io uso quelli colti nel giardino di mia mamma, non trattati e assolutamente bio
- Io trovo il macinato di coniglio raramente; in caso, potete prendere le spalle (che sono economiche) e spolparle bene da crude
- Potete usare anche champignon surgelati; sempre meglio, però, farli “sudare” in una padella a parte, fanno molta acqua
- Per la pasta fresca, io uso sempre la semola, mai la 00. Questo perché la 00 produce una pasta molliccia, che a me personalmente non piace