Cominciamo col dire che io il radicchio non lo amo per niente. Ho la fissa che sia amaro e tignoso, cose peraltro verissime, e mi chiedo come si possa mangiarlo perfino CRUDO (questo, in questa casa, non accadrà MAI).
Eppure, cucinato con una brasatura leggera e la nota zuccherina dell’uva nera, fa da contrappunto ideale alla delicata carne dello storione, a tendenza dolce.
Anche questo è un piatto da “festa”: lo storione è un pesce pregiato, che io amo molto, che non stona affatto su una tavola natalizia, per dire…
Ingredienti:
- Riso Carnaroli o Arborio, 150 g.
- Filetto di storione bianco, 120 g.
- Brodo di verdura
- Prosecco
- Cipolla rossa
- Burro
- Grana grattuggiato
- Un piccolo radicchio del tipo lungo
- Un grappolino di uva nera
- Un rametto di rosmarino
- Aceto balsamico tradizionale
Per 2 porzioni
Pulire il radicchio, tagliarlo a pezzi o stricioline a seconda della grandezza. In una padella far appassire una mezza cipolla rossa tagliata sottile, quindi unire il radicchio, alzare la fiamma e bagnare con un cucchiaino di aceto balsamico. Far svaporare l’alcol, salare e aggiungere una maciata di acini d’uva, tagliati a metà e privati dei semini, e un ciuffetto di rosmarino. Far andare per una decina di minuti, quindi spegnere e riservare.
Tagliare lo storione a dadi. In una casseruola far appassire la cipolla nel burro, unire il riso e farlo tostare. Aggiungere i dadini di pesce ed insaporirli bene, mescolando perchè il riso non si attacchi, quindi sfumare con il Prosecco. Cuocere aggiungendo il brodo caldo.
A metà cottura, unire il radicchio con l’uva. Fuori dal fuoco, mantecare con un dado di burro freddo e servire.
Tips&Tricks
- Se come me non amate il gusto amaro, preferite il radicchio lungo e cucinatelo con mele, uva, uvetta, cipolla dolce… in modo da stemperarne il sapore
- Lo storione ha una carne soda, che non si spappola, dall’odore leggero e gradito anche a chi di sollito non ama il pesce.