Ecco, questa è una marmellata che ricorda le splendide “marmalade” inglesi, senza essere altrettanto amara! Con un tocco di whisky, giusto quel tanto da renderla irresistibile sul tavolo della colazione.
Mese: febbraio 2016
Sella di coniglio al cacao con crumble di frutta secca e crema di buccia d’arancia
E’ un piatto nel solco di una tradizione antica, quella del “dolceforte”: una carne che io amo molto resa ancora più appetitosa da cacao e arancia. Trovate questa ricetta anche nel blog lifeblogger.it, che ringrazio per avermi ospitata in occasione della Fiera del cioccolato artigianale di Firenze.
Semifreddo-biscotto alla mela e cannella (con meringa svizzera al miele)
Un dolcino delzioso, cremoso e poggiato su un biscotto alla cannella: adatto a un dopocena ma anche per merenda, e preparato con ingredienti che tutti abbiamo in casa.
Grissini stirati alla birra
Grissini rustici, molto saporiti anche per merito dell’aggiunta della birra artigianale nell’impasto. Ottimi con i salumi, con l’aperitivo o per un fuori pasto sano e gustoso.
Risotto zola, mele e birra caramellata
C’è un solo tipo di risotto che non mi piace: il terribile “risotto alle fragole”, che dagli anni’80 molti ristoranti si ostinano a propinare in ogni matrimonio, banchetto o festa comandata. Per tutti gli altri risotti, invece, nutro una passione sconfinata: il risotto per me è “IL” primo piatto, quello che scelgo sempre e che cucino in tutti i modi possibili (tranne che con le fragole…)
“Pandolce” con albicocche secche e cardamomo
Mollica soffice, profumatissima, con le albicocche (perchè i canditi non piacciono a tutti): questo è un lievitato perfetto per la colazione ma anche per una merenda o un dopocena, magari con un cucchiaiata di crema inglese tiepida. E no, non è un panettone 🙂
Pasta al forno con broccolo verde, datteri e curcuma
La pasta coi broccoli: un classico che più classico non c’è. Piace anche a me (che non amo particolarmente la pasta), specialmente se arricchita e variata quel tanto che basta a renderla un pochino meno tradizionale.
Cappelletti alla doppia trota con vellutata di porri all’aneto
Il pesce di lago (o di fiume): questo sconosciuto. Non per me, che lo mangio da sempre e lo conosco nei suoi impieghi tradizionali – al burro, in carpione, fritto, secco ( i “missoltini” del lago di Como…) – e nelle sue varie specie. Però, qui andiamo sul facile: la trota, ottima ed economica (e reperibilissima), finisce nel ripieno dei cappelletti.